ANNA FEDOROVA

Teatro Auditorium Manzoni ore 20.30

lunedì 03 marzo 2025

Lunedì 3 marzo 2025 ore 20.30

TEATRO AUDITORIUM MANZONI

 

ANNA FEDOROVA pianoforte

 

Silvestrov      The Messenger

Chopin            Due Notturni op. 27

Beethoven    Sonata n. 23 in fa minore op. 57 – Appassionata

Schumann     Carnaval op. 9

 

TECNICHE umane

Approda a Bologna una presenza rarissima sui palchi italiani, la pianista ucraina formatasi a Imola e al Royal college di Londra, oggi all’apice delle scene internazionali

 

Anna Fedorova è oggi, nel panorama concertistico internazionale, una delle migliori pianiste della giovane generazione, con capacità tecniche eccezionali e che ha iniziato una folgorante carriera grazie alle vittorie ottenute in ben quattordici importanti concorsi. Si è così già esibita nelle sale più famose del mondo per le stagioni più prestigiose, in recital solistici, con altri strumentisti nei festival di musica da camera, e anche con l’orchestra, con tale successo che la sua registrazione dal vivo del 2 ° Concerto per pianoforte di Rachmaninov al Royal Concertgebouw è diventata, con 30 milioni di visualizzazioni, il concerto classico più visto su Youtube. Ma Fedorova è anche impegnata nella formazione e nell’aiuto ai talenti musicali più sfortunati, e ha fondato nel 2022 la Davidsbündler Music Academy all’Aja, che fornisce un’istruzione musicale di alta qualità ai rifugiati ucraini fuggiti nei Paesi Bassi e borse di studio a giovani pianisti e strumentisti di talento provenienti da famiglie a basso reddito. Tecnica strumentale e sensibilità umana spiegano anche la scelta di un programma che copre quasi due secoli di repertorio, e che affianca i mostri sacri del classicismo e del Romanticismo al novecentesco compositore ucraino Silvestrov. La forza e la potenza dirompente dell’Appassionata di Beethoven hanno il loro contraltare nella poesia astratta e quasi impressionista dei due Notturni op. 27 di Chopin, mentre in Carnaval, Schumann alterna in un caleidoscopio sonoro iridescente modi, mondi, persone e sentimenti. Prima di tutto, quasi ad ouverture, l’apollineo Messaggero di Silvestrov, che riconosce nell’eco della musica di Mozart il valore del passato e ricorda come per giungere alla moderazione e alla bellezza della semplicità servano molti anni di elaborazione interiore, di ricerca e di pensiero.