I CONCERTI 2024|2025

Scritto il 06/06/2024
da Musica Insieme

I CONCERTI 2024/2025

XXXVIII edizione

Teatro Auditorium Manzoni / Teatro Duse

22 settembre 2024 / 19 maggio 2025

 Ampliato a diciassette appuntamenti, il nuovo cartellone rafforza il “gemellaggio" con il Festival Respighi Bologna e annovera tre debutti in città, due prime esecuzioni assolute e una nuova commissione dedicata all’eccellenza del Made in Italy

Il cartellone dei Concerti 2024/25, che segna il traguardo della trentottesima edizione, riconferma la vocazione internazionale di Musica Insieme, ma con il cuore sempre fortemente radicato a Bologna e nel territorio in cui opera: un radicamento che si esprime anche attraverso le reti di collaborazioni con le principali istituzioni culturali e nelle iniziative di networking dedicate al pubblico residente “fuori dalle mura”, alle scuole e alle famiglie.



Gli abbonamenti saranno in vendita a partire da giovedì 6 giugno presso la Biglietteria di Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E), dal lunedì al sabato con orario 10-13 e 15-18, ma sarà possibile abbonarsi anche comodamente da casa con un bonifico bancario, contattando la Segreteria di Musica Insieme allo 051 271932 o scrivendo a boxoffice@musicainsiemebologna.it

Durante la Stagione sono previste poi speciali riduzioni del 15% sui biglietti degli spettacoli per i possessori della Card Cultura promossa dal Comune di Bologna, oltre che per Over 65, titolari Bologna Welcome Card, soci Coop e Touring Club Italiano, titolari abbonamento annuale Tper, iscritti Università Primo Levi.

 Segnaliamo inoltre la riduzione del 20% sul prezzo del biglietto per abbonati delle Stagioni appartenenti al Comitato AMUR, abbonati e Cavalieri dell’Accademia Filarmonica di Bologna, abbonati Orchestra Mozart, Amici e Sostenitori della Cineteca di Bologna, abbonati Arena del Sole, Bologna Festival, Il Celebrazioni, Europauditorium, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Duse.

Non da ultimo, A concerto con mamma e papà consentirà come sempre agli Abbonati di accompagnare gratuitamente a concerto figli e nipoti fino ai 14 anni, e si riconfermano i biglietti speciali a 10 per gli Studenti Under 25. Perché la musica è per tutti.


IL CALENDARIO – INTERPRETI E PROGRAMMA

 

Il gemellaggio con il Festival Respighi Bologna. Omaggio a Ferruccio Busoni

I primi due concerti della Stagione 2024/25, in collaborazione con il Festival Respighi Bologna, affermano emblematicamente lo spirito guida dei cartelloni di Musica Insieme: l’invito di grandi Maestri che condividono la propria impareggiabile esperienza con i giovani, e l’importanza del “far rete”, che ci porta a collaborare regolarmente da un triennio con il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, ma anche con il Teatro Duse e con la Fondazione Toscanini di Parma. Così il 22 settembre l’Orchestra del Conservatorio incontrerà un direttore che ha fatto la storia dell’interpretazione come Donato Renzetti (maestro fra gli altri di Gianandrea Noseda e Michele Mariotti) e un solista come Giovanni Sollima (violoncellista e autore italiano più eseguito al mondo), con ben due prime assolute come il Concerto Dorico di Respighi, esistente solo in forma di manoscritto incompleto, che è stato terminato e orchestrato da Sollima per il Festival, e una nuova opera dedicata a Respighi, che sarà selezionata fra gli elaborati degli studenti di composizione del Conservatorio. Il 25 settembre al Teatro Duse, la Filarmonica Arturo Toscanini “gemellerà” a sua volta il Festival Toscanini con Bologna, con una solista italiana fra le più acclamate internazionalmente, la violinista Francesca Dego, che eseguirà lo struggente Concerto di Ferruccio Busoni nel 100° anniversario della scomparsa. L’omaggio al grande pianista, compositore e intellettuale italiano si completerà idealmente il successivo 14 ottobre con Arsenii Moon, che debutterà a Bologna dopo la vittoria all’unanimità del Premio Busoni 2023, forse il più impervio tra i concorsi pianistici internazionali, dove ha conquistato la giuria e il pubblico (aggiudicandosi anche il Premio Benedetti Michelangeli, che non veniva assegnato da quasi trent’anni, e il Premio del Pubblico). Un vero incantatore che ha simbolicamente cambiato il proprio nome da Mun a Moon… e la sua musica ci trasporterà davvero in una dimensione magica.

 

Dialogo fra culture. Spazio ai giovani e alle energie creative italiane

In cartellone non mancheranno star riconosciute della classica come Grigory Sokolov, una leggenda vivente del pianoforte (il 25 novembre), o violoncellisti come il Premio Rostropovič Enrico Dindo (il 18 novembre) e Gautier Capuçon (ad aprire il nuovo anno il 13 gennaio): l’uno alla guida dei “suoi” Solisti di Pavia in un programma che comprende rarità come la sua trascrizione della Sonata di Prokof’ev e brani di David Popper e Mieczysław Weinberg, l’altro impegnato nel grande repertorio per duo con Jérôme Ducros al pianoforte, consentendoci di assaporare i frutti più preziosi della scuola violoncellista italiana e di quella francese. E si passeranno idealmente il testimone anche il Quartetto di Cremona (20 gennaio) e il Brodsky Quartet (in scena il 5 maggio), uno dei più longevi quartetti della storia, formatosi nel 1972 e qui per la prima volta anche in formazione di quintetto per il capolavoro di Brahms con Dimitri Ashkenazy, figlio del grande pianista Vladimir e a sua volta clarinettista eccezionale. Da parte sua, il Quartetto di Cremona, che sta spopolando alla Carnegie Hall come al Lincoln Center di New York, oggi il più celebre quartetto italiano al mondo, festeggerà i suoi primi 25 anni di attività con noi. E celebrerà 25 anni di carriera anche un trio tutto al femminile e tutto italiano, EsTrio, formato da Laura Gorna al violino, Cecilia Radic al violoncello e Laura Manzini al pianoforte. Il dialogo fra i Maestri riconosciuti e le nuove generazioni continua anche fra EsTrio e il giovanissimo Trio Chagall, formato da tre venticinquenni che suonano insieme da quando di anni ne avevano solo sedici, e hanno già collezionato il Premio Trio di Trieste, la vittoria allo Schoenfeld International String Competition in Cina e la nomina ad ECHO Rising Stars per la Stagione 2026/27. Musica Insieme ha inteso offrire loro il debutto nel cartellone dell’Auditorium Manzoni anche in virtù della loro passione per la divulgazione, che ne fa dei veri e propri Ambasciatori della musica per i “ragazzi” di tutte le età.

L’eccellenza italiana si coniuga poi alla musica “in famiglia” nel caso di Beatrice e Ludovica Rana, rispettivamente la pianista più acclamata del momento e la sua talentuosissima sorella violoncellista, che il 16 dicembre interpreteranno altre due storiche famiglie di musicisti, come quelle di Clara Wieck e Robert Schumann e di Felix e Fanny Mendelssohn.

 

Debutti e progetti speciali

Un debutto a Bologna che quasi stupisce, trattandosi di una vera e propria “Baroque Star”, è quello del controtenore Raffaele Pe, che il 28 ottobre presenterà a Musica Insieme con il suo ensemble La Lira di Orfeo un focus sulle Cantate di Vivaldi – le più celebri, ma anche le più rare – affiancandole a un’antologia di celebri brani strumentali del Prete Rosso. Dal canto suo, rappresenta un altro debutto illustre a Bologna quello di Augustin Hadelich, già enfant prodige e oggi violinista fra i più acclamati, che il 10 febbraio insieme a Francesco Piemontesi alternerà alcune preziose rarità a tre pilastri musicali francesi, ovvero le Sonate di Debussy, Poulenc e Franck.

Il 3 marzo accoglieremo poi con piacere per la prima volta in Stagione Anna Fedorova, pianista ucraina forte di ben quattordici vittorie in importanti concorsi internazionali. Presenza rara nei cartelloni italiani, la Fedorova vanta un record molto speciale: la sua registrazione dal vivo del Secondo Concerto di Rachmaninov al Royal Concertgebouw è diventata, con 30 milioni di visualizzazioni, il concerto classico più visto su Youtube. Fortissimo il suo impegno per fornire l’istruzione musicale ai rifugiati ucraini, oltre che borse di studio per talentuosi musicisti in condizioni di indigenza, il suo concerto si aprirà proprio con un brano del compatriota Valentin Silvestrov, The Messenger, sorta di ambasciatore che attraversa il tempo portandoci un’eco della musica di Mozart, e ricordandoci come il passato contenga in nuce una predizione del futuro.

Il rinsaldarsi della collaborazione con l’Orchestra della Toscana, diretta da Niklas Benjamin Hoffmann, vincitore fra l’altro del Donatella Flick & LSO Conducting Competition di Londra, segnerà il finale di Stagione, il 19 maggio, con un programma originale, fra Mendelssohn, Kurt Weill e una nuova commissione al compositore Cristian Carrara, in collaborazione fra Musica Insieme, ORT, Santa Barbara Symphony, Richmond Symphony Orchestra e FVG Orchestra. A segnalare che la musica è viva quando attraversa l’Italia, e anche l’Oceano, per portare a tutti un omaggio molto speciale: Rosso Ferrari, dedicato al brand di automobili più celebre e amato al mondo, e affidato a un fisarmonicista dalla tecnica sbalorditiva almeno quanto lo è la sua musicalità: Mario Stefano Pietrodarchi.

 

Imparare ad ascoltare insieme

L’ascolto d’altronde è la chiave per il dialogo, e rappresenta oggi un valore essenziale e più che mai attuale: “Insegnare al mondo ad ascoltare” è proprio la missione della fondazione creata da Evelyn Glennie, la prima percussionista solista della classica, che il 24 febbraio incontrerà un altro visionario come il violinista Hugo Ticciati, anch’egli impegnato nel dialogo musicale fra presente e passato proprio con il suo Festival svedese O/Modernt, del quale porterà con sé alcuni solisti.

Imperniato sull’ascolto è il lavoro di Avi Avital, mandolinista di origini israeliane che è stato capace a sua volta di rendere il suo strumento un protagonista delle sale da concerto, e che il 7 aprile, con la complicità dei Brooklyn Rider, esplorerà gli universi sonori più disparati, dal Mediterraneo alla Russia, al Sudamerica, per dimostrare come la musica possa costruire ponti di pace.

«La nuova Stagione – chiosa la Direttrice Artistica Fulvia de Colle – vuol essere una festa della musica, la semplice risposta a chiunque provi un timore quasi reverenziale verso la cosiddetta “classica”. Il messaggio che vogliamo trasmettere con questo cartellone è che non c’è niente da “capire”! Come non serve essere esperti di regia o di montaggio per godere della visione di un bel film, è sufficiente mettersi in ascolto per godere della musica, che per molti artisti è un rito, per altri un dono, ma per tutti è fondamentalmente un’emozione da condividere insieme agli altri. Basta sedersi con noi, e ascoltare».